COSA VEDERE SULL'ISOLA

   

In località Lingua, fiore all'occhiello del comune di S. Marina Salina, si trova il laghetto salato utilizzato come salina fino alla fine dell'800. In una splendida cornice prospiciente la salina si trova il Museo Civico di Salina nel quale è possibile seguire un percorso per conoscere gli episodi effusivi ed esplosivi che hanno dato vita all'isola e la collocazione di questa nel sistema dei vulcani eoliani (prima sezione), e un insediamento della media età del bronzo di recente portato alla luce (seconda sezione). Ed inoltre la storia di Salina tra il XVI e XX secolo (terza sezione) e la cultura materiale dell'isola nell'800.  Caratterizzata da un bellissimo lungomare sempre chiuso al traffico, Lingua è il principale luogo di ritrovo per i turisti nel periodo estivo.

 

 

Uno splendido panorama dell'arcipelago eoliano si gode dal Monte Fossa delle Felci che con i suoi 962 metri sul livello del mare ne è la cima più alta: è possibile arrivarci seguendo dei sentieri che si dipartono da Lingua, S. Marina e Val di Chiesa. La conformazione della spiaggia è varia. dai massi ai ciotoli alla più rara sabbia nera. A S. Marina una delle spiagge più belle e frequentate e quella di Punta Barone che inizia alla fine del Lungomare. A 100 metri circa dalla circonvallazione di S. Marina in località Serro dell'Acqua inizia il sentiero che conduce alle Grotte Saracene. Per sfuggire alle atroci barbarie commesse dai Saraceni intorno al 650 d.c. gli abitanti si rifugiavano nelle zone più alte, dove erano state realizzate delle grotte intercomunicanti dentro le quali sono ancor oggi visibili le incisioni a croce e i numerosi segni votivi.
Da S. Marina verso Nord, percorrendo la strada che costeggia il mare si raggiunge prima di arrivare nel paesino di Capo Faro l'interessantissimo villaggio preistorico di Portella. Proseguendo si raggiunge il comune di Malfa nel quale si trova la suggestiva spiaggetta dello "Scario", un anfiteatro dove sono ubicati i vecchi magazzini dei pescatori ormai diroccati. Nello storico palazzo Marchetti si trova il Museo dell'Emigrazione ricco di documenti materiali e foto. Da Malfa la strada si dirama in due direzioni. Dalla prima diramazione attraverso una strada che s'inerpica lungo il fianco del monte Porri si giunge al Semaforo (ex vedetta della Marina Militare) e da qui ci si affaccia sul paesino di Pollara, un pugno di casette inserite in fazzoletti di campi verdi. Qui si trova una delle spiagge piu belle dell'isola, in una cornice di roccia la cui struttura è l'interno del semicerchio del cratere, levigato dalla forza del fuoco di un tempo, del vento e del mare. In questo splendido scenario diventa suggestivo contemplare al tramonto il calar del sole tra le isole di Filicudi e Alicudi. A Pollara, immersa nel verde, si trova la casetta utilizzata nel film "Il Postino di Massimo Troisi, dal poeta cileno Pablo Neruda.

 

 

 

 

 

La seconda diramazione prosegue poi fino alla frazione di Valdichiesa, dove è possibile ammirare il settecentesco Santuario della Madonna del Terzito. Da Valdichiesa si raggiunge Leni e dopo Rinella uno dei piu caratteristici centri dell'isola.

    

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